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IL PROGETTO EDUCATIVO D’ISTITUTO

La Scuola Maria Ausiliatrice di Genova presenta un Progetto Educativo d’Istituto ispirato alla tradizione salesiana e condivide con tutte le realtà scolastiche sorte nell’alveo del carisma di Don Bosco e di Madre Mazzarello le linee portanti del Progetto Educativo Nazionale.
Soggetto dell’educazione e del progetto è la comunità educante che ha dato origine alla nostra storia culturale – scolastica e formativa – ed ha rappresentato e continua a costituire un punto di riferimento nel territorio.

Il Progetto si apre con la presentazione della Scuola alla comunità ecclesiale, alla società civile e ai destinatari; il primo capitolo traccia sinteticamente, la sua identità storica, culturale, educativa e didattica.
La nostra Scuola ha imparato a leggere la domanda di educazione e di istruzione nel contesto in cui opera, perciò il secondo capitolo offre i criteri di lettura delle domande, che emergono dai giovani e dalle famiglie.
La nostra offerta è attraversata da alcune sfide che ci portano coerentemente ad esplicitare – ed è il contenuto del terzo capitolo – la visione antropologica che guida ogni forma di intervento educativo, didattico ed extradidattico, scolastico ed extrascolastico nel percorso complessivo di educazione. L’offerta viene concretizzata nei vari ordini e gradi di scuola e nella serie di servizi formativi attivati, con l’esplicitazione della proposta e del profilo educativo, culturale e professionale, dei percorsi specifici della scuola e delle altre agenzie educative (Piano dell’Offerta Formativa).

Successivamente – nei capitoli quarto, quinto e sesto – il Progetto affronta le mediazioni attraverso le quali vengono realizzati il «prodotto» e la qualità dell’istruzione, della formazione e dell’educazione. Esse sono essenzialmente tre: la comunità scolastica e formativa, i processi di insegnamento e di apprendimento, l’ambiente.
Sono realtà collegate tra loro: vengono identificate, anche se non adeguatamente distinte, per analizzarle e organizzarle.
La nostra Scuola è strutturata in forma comunitaria, è un soggetto ecclesiale e civile e si colloca all’interno della Chiesa e della società con una propria identità. Il Progetto educativo descrive il modello comunitario di educazione, di organizzazione e di amministrazione, le modalità e le strutture di partecipazione e di corresponsabilità con l’individuazione delle varie funzioni, dei ruoli e i profili delle figure attivate.

Il Progetto educativo specifica la nostra proposta culturale nel Piani dell’offerta formativa, ne precisa la qualità con riferimento alle relazioni educative e didattiche attivate, prevede dei criteri operativi che costituiscono la logica secondo la quale la comunità scolastica mette in opera efficaci processi di insegnamento e di apprendimento, chiarisce, infine, l’impianto interpretativo e la sua attuazione preposti alla definizione del profilo, alla strutturazione dei piani di studio personalizzati, all’organizzazione dei contenuti delle varie discipline o aree disciplinari in risposta alla sfide culturali educative e professionali della domanda in continua evoluzione.
Le attività della nostra Scuola non si riducono allo svolgimento del programma curricolare, ma abbracciano altre esigenze del giovane, per cui il tempo di permanenza nella scuola si estende oltre l’orario scolastico e formativo. Persone, spazio, tempo, rapporti, insegnamento, studio, attività diverse sono interagenti in un ambiente, che vive di un suo Progetto e di una sua storia. La scuola e la formazione professionale trovano lo sbocco fuori di esse, in una crescita lungo tutto l’arco della vita con una visione imprenditoriale del capitale umano acquisito.
Gli educatori accompagnano i giovani ad inserirsi nelle realtà locali civili, politiche e religiose, in collaborazione con enti e agenzie educative; sono attenti agli sbocchi professionali, seguono i giovani nell’inserimento nel mondo produttivo e favoriscono ogni forma di impegno sociale ed ecclesiale.

Il ruolo di mediazione esercitato dalla nostra istituzione scolastica fa emergere la necessità della formazione di tutto il personale che vi opera. Con la formazione degli educatori (personale direttivo, docenti e formatori, genitori) – tema del settimo capitolo – la comunità scolastica progetta il suo avvenire, scommettendo sulla propria identità e sulla possibilità stessa di un proprio futuro. Il Progetto descrive gli elementi comuni e specifici della formazione e le modalità per realizzarla. Per attivare i processi didattici ed educativi sistematici la Scuola reperisce risorse di personale, di strutture ed economiche.
La nostra istituzione scolastica si colloca all'interno di un servizio pubblico di istruzione e formazione, descrive l’organigramma del personale, presenta le risorse e le modalità di un loro reperimento, offre il quadro amministrativo e la scelta della programmazione annuale.

L’obiettivo più difficile da perseguire, ma anche il più importante dal punto di vista di una cultura della progettualità, è costituito dalla valutazione del suo servizio pubblico per il miglioramento continuo. Lo strumento di valutazione globale del processo educativo di istruzione e formazione, attivato in una istituzione in vista dell’innovazione, è rappresentato dal progetto educativo stesso. Tuttavia diverse motivazioni rendono necessaria la valutazione dei processi e della stessa istituzione scolastica e l’individuazione di indicatori che rilevino il rapporto tra le risorse impiegate, i processi attivati, i risultati educativi e didattici ottenuti. La valutazione è considerata come uno strumento di innovazione, di trasferibilità delle iniziative, di scelte e di riprogettazione dei modelli comunitari e di gestione, dei processi di insegnamento e di apprendimento, della formazione del personale direttivo e docente.
La collocazione europea della Scuola Maria Ausiliatrice – nel più ampio contesto delle scuole salesiane presenti nella maggior parte dei Paesi europei – rappresenta, infine, un’ulteriore opportunità per la sua crescita e per il confronto a livello internazionale.